Affitti brevi a Firenze, un fenomeno in crescita

Sono molti i fiorentini che hanno deciso di massimizzare i redditi del loro appartamento in centro, scegliendo la formula dell’affitto breve. Questo fenomeno, esistente da molti anni ma introdotto con forza in Italia soltanto negli ultimi anni, grazie soprattutto all’esplosione del portale AirBNB, ha fatto sì che molti abitanti del centro storico, o degli immediati dintorni, abbiano deciso di acquistare (o prendere in affitto) una nuova casa in periferia dove andare a vivere, per dare la loro in affitto breve, a turisti, lavoratori o studenti.

Ma perchè questo trend è così in voga? Semplice: affittare la casa per un giorno, un weekend o una settimana consente ai padroni di casa di praticare tariffe giornaliere che si avvicinano a quelle degli hotel, che a Firenze sono costantemente tra i più cari d’Italia. Si parla di 120 euro a notte o più per un piccolo bilocale in centro, e a conti fatti, con un tasso di presenza medio del 55% secondo gli studi condotti dall’osservatorio Halldis sugli affitti brevi a Firenze, si otterrebbe un reddito mensile di 2000 euro.

Affitti per studenti universitari

Quando si parla di affitti brevi ci si riferisce a periodi di tempo che vanno da un giorno a qualche mese. In questa categoria fanno parte anche gli affitti per studenti a Firenze. La città è infatti il fulcro della vita universitaria toscana, conta oltre 50 mila iscritti nelle sue diverse facoltà, di cui una cifra considerevole sono fuorisede, attratti dalle bellezze storiche-artistiche di Firenze, ma anche dalla sua vita notturna e dalle numerose occasioni per lo svago. Studiare a Firenze è prestigioso, ma i fuori sede hanno ovviamente bisogno di un tetto sopra le loro teste. Ecco quindi che, soprattutto le matricole o chi ancora non è sicuro al 100% della scelta, procede con una formula di affitto breve, per valutare al meglio questa nuova vita e poi decidere se continuare con un tradizionale contratto a canone libero o se cambiare idea.

Morosità addio

Per i proprietari di casa, i vantaggi di affittare con la formula dell’affitto breve non si fermano: essi infatti sono sempre più restii a dare in affitto il loro immobile, perchè la legge italiana non sempre li tutela. Infatti non sono certo una novità i casi in cui l’inquilino non paga, o addirittura occupa illegalmente l’immobile nel quale sta vivendo. Tutto ciò nel mondo degli affitti brevi semplicemente non esiste: il pagamento viene riscosso in anticipo dal proprietario, e al termine dei giorni di soggiorno l’inquilino lascia la casa per sempre. Nessun rischio di mora quindi, o di problemi in casa causati da cattiva manutenzione.

Affitti brevi a Firenze: le cifre

L’Osservatorio Halldis riporta una serie di cifre davvero interessanti, per analizzare da vicino il fenomeno degli affitti brevi a Firenze. Iniziamo dicendo che il tasso di occupazione è lievemente calato, dal 55,99% del secondo semestre 2017 al 54,78% del secondo semestre 2018. Il prezzo medio giornaliero è crollato del 38%, passando da 183,97 euro a 115,74 euro. Gli analisti stimano che questo dato derivi da un aumento degli attori sul mercato, che molto spesso sono gestori non professionisti.

Parlando di soggiorni sotto le 30 notti, Firenze ha una finestra di prenotazione – ossia il tempo che passa tra la prenotazione e l’arrivo effettivo – scesa leggermente in un anno (da 84,46 a 80,94), ma comunque quasi il doppio di Roma (47 giorni) e più del doppio di Milano (34 giorni), con una permanenza media in lieve aumento, da 6,1 notti per soggiorno del 2017 a 6,3 del 2018. Oltre i 30 giorni, il periodo di soggiorno medio è invece di 83 giorni. Il capoluogo toscano, nel 2017 ha fatto registrare il prezzo più alto, con 180,19 euro, ma nel 2018, a causa dell’inversione del trend analizzata poco fa, il primato l’ha conquistato Milano, e adesso Firenze segue in terza posizione, dopo Bologna, con 152,61 euro.